Portare connessione internet via satellite in un rifugio di montagna è una sfida unica. Immaginate di intraprendere un viaggio che va oltre una semplice escursione in montagna, diventando una vera e propria missione tecnologica. Non si tratta di una normale installazione di rete, ma di un’operazione ad alta quota per portare internet in un rifugio remoto, tutto a bordo di un veicolo speciale: una Panda Sisley 4×4. Questo è il racconto della nostra squadra di tecnici, di un’auto iconica e di un progetto che unisce avventura e innovazione tecnologica.

La Panda 4×4 Sisley: compagna ideale per viaggi e avventure

Quando immaginate un veicolo ideale per affrontare terreni difficili e strade sterrate in montagna, vi viene probabilmente in mente qualcosa di grande e potente, come un moderno SUV o un fuoristrada di ultima generazione. Tuttavia, il team protagonista di questa storia ha optato per una scelta diversa, puntando su un classico intramontabile: la Panda Sisley 4×4.

Affettuosamente soprannominata “Rossella” (Link INSTAGRAM della PANDA), questa piccola e compatta vettura dimostra una sorprendente versatilità. Con una lunga esperienza di avventure, la Panda è equipaggiata con tutto il necessario: firewall, access point, antenne, cablaggi e, naturalmente, alcune bottiglie d’acqua per il team. Non è solo un veicolo, ma un vero e proprio membro della squadra, pronta a dimostrare che le sue dimensioni ridotte sono un vantaggio, non un limite.

Verso il Rifugio Dordona: l’avventura prende il via

L’obiettivo è chiaro: raggiungere il Rifugio Dordona, un angolo isolato tra le montagne dove il segnale del cellulare è assente, e installare una rete che permetta agli ospiti di connettersi con il resto del mondo. Ma come affrontare un’impresa del genere? Il viaggio inizia con il team che esplora il suggestivo paesaggio della Val Brembana, una valle incantevole situata nelle Alpi Orobie.

Già dai primi chilometri, però, la strada si rivela ardua. Un pezzo della Panda si stacca e il team è costretto a fermarsi per recuperarlo. Tuttavia, questo piccolo contrattempo non li scoraggia; anzi, è solo un anticipo delle sfide che li attendono. Dopo una breve sosta per controllare il veicolo e sistemare il pezzo mancante, il viaggio prosegue verso la prima tappa: un bar a Lenna, dove il team deve ottenere il permesso per proseguire su una strada sterrata che li porterà fino al rifugio.

VIA Libera, La sfida di portare internet in montagna comincia

Il via libera per la salita e i suoni della montagna in sottofondo

Con il permesso finalmente ottenuto, la squadra si prepara ad affrontare il tratto più difficile: una strada sterrata che si snoda tra le montagne. Mentre la Panda avanza con determinazione, i suoni naturali della montagna, come il fragore di una cascata e il muggito delle mucche al pascolo, creano un’atmosfera tranquilla e quasi ironica, che contrasta piacevolmente con l’avventura in corso.

Dopo aver superato curve, tornanti e sobbalzi lungo il percorso accidentato, il team arriva infine al Rifugio Dordona. Qui, la vera sfida ha inizio.

Installazione della rete: dalle difficoltà alle soluzioni

Impegno tecnico: fornire connessione dati a grandi altitudini

Installare una rete in un rifugio di montagna è un’impresa complessa. L’obiettivo è assicurare una connessione stabile sia all’interno che all’esterno del rifugio, così che ospiti e personale possano navigare su internet come se fossero a casa.

Il primo passo è testare la copertura con una SIM 4G, sperando di ottenere un segnale sufficientemente forte per configurare la rete. Tuttavia, il segnale si rivela debole e quasi inesistente, tanto da non riuscire nemmeno a rilevare il ponte radio.

Piano B : Connessione Internet con Antenna Starlink

Non c’è tempo per scoraggiarsi. Il team passa immediatamente al piano B: installare una connessione satellitare con l’antenna Starlink. Questa fase richiede precisione, poiché l’antenna deve essere posizionata in un punto strategico per garantire una ricezione ottimale. Dopo aver trovato il sito ideale e fissato l’antenna con cura, il team si dedica alla configurazione del firewall Nethesis, dello switch e degli access point, per assicurare una distribuzione del segnale in tutto il rifugio.

Un pranzo in alta quota e l’affidabilità della connettività

Dopo ore di lavoro, è giunto il momento di una meritata pausa pranzo al rifugio, con le lasagne preparate dalla rifugista Jessica, che riscaldano gli animi e soddisfano gli stomaci. Tuttavia, il lavoro non è ancora concluso. Nel pomeriggio, il team si concentra sulla configurazione del portale di accesso NethSpot per gli ospiti del rifugio, testando la rete WiFi per assicurarsi che tutto funzioni perfettamente.

Finalmente arriva il momento decisivo: lo Speed Test. Anche se l’antenna Starlink non è ancora completamente allineata, riesce a raggiungere velocità di connessione prossime ai 200 Mbps, un risultato eccezionale per una zona così remota. Ora, il Rifugio Dordona è ufficialmente connesso al mondo.

La discesa e il ritorno: missione completata con successo

Con il lavoro concluso, è il momento di riordinare e prepararsi per il viaggio di ritorno. Il team smonta le attrezzature non più necessarie, raccoglie gli strumenti e scatta una foto di gruppo con Jessica, la ventunenne rifugista che gestisce il rifugio con grande competenza e passione. È un momento di grande soddisfazione per tutti: hanno portato la tecnologia in un luogo dove sembrava impossibile, superando numerosi ostacoli lungo il percorso.

Durante il ritorno, la Panda 4×4 Sisley continua a dimostrare il suo valore, affrontando con grinta la strada sterrata. Nonostante la stanchezza e qualche piccolo problema tecnico lungo il cammino, il team è di buon umore, consapevole di aver realizzato qualcosa di straordinario.

Un’avventura che rimarrà nei ricordi

L’impresa della squadra di tecnici che ha portato internet al Rifugio Dordona va ben oltre una semplice installazione tecnologica: è una storia di passione, determinazione e lavoro di squadra. Dimostra che, con ingegno e professionalità, anche le sfide più ardue possono essere affrontate e superate.

La Panda 4×4 Sisley, con la sua robustezza e il suo fascino vintage, si è rivelata un’alleata preziosa in questa avventura, confermando che a volte le soluzioni più semplici sono anche le più efficaci. E il team, grazie alla sua competenza e entusiasmo, ha dimostrato che non ci sono limiti quando si tratta di portare la connessione ovunque, anche sulla cima di una montagna.

Connessione internet e avventura si uniscono : Conclusioni

Con questa impresa, il Rifugio Dordona non è più un luogo isolato, ma è diventato un punto di incontro tra la natura selvaggia e il mondo moderno. Gli ospiti che vi soggiorneranno potranno godere del panorama spettacolare delle Alpi Orobie senza rinunciare al comfort di una connessione internet veloce e affidabile.

Questa storia ci ricorda che la tecnologia è più di semplici cavi e bit: è anche fatta di persone, luoghi e storie. In particolare, ci dimostra che l’avventura può nascondersi dietro ogni angolo, anche su una strada sterrata a bordo di una Panda Sisley.

Grazie a tutti per aver seguito questo viaggio con noi. Ci vediamo alla prossima avventura, magari su un percorso meno convenzionale, ma sempre con lo stesso spirito di esplorazione e curiosità.

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